Salute è Benessere, mal di testa? Chiedi al dentista

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Che cos’è?

L’erosione dentale è definita come una progressiva ed irreversibile perdita di tessuto duro dentale causato dall’azione di sostanze acide non prodotte da batteri.

Il normale pH della saliva è tra 6.7 e 7 e quando il livello di pH in bocca scende sotto 5.5 (cioè, il valore pH critico), gli acidi cominciano a sciogliere lo smalto dei denti.

Come si presenta?

L’ erosione iniziale dello smalto non causa cambiamenti di colore visibili o rammollimento della superficie del dente , risulta quindi una situazione clinica, difficile da individuare. Inoltre, i sintomi del paziente, in queste fasi iniziali, sono spesso assenti o molto limitati. I cambiamenti più pronunciati e visibili della macro morfologia dei denti si verificano invece quando il danno erosivo è più grave. La condizione sarà quindi più facile da riconoscere e sarà maggiore la probabilità di presentare sintomi.

L’erosione dentale è causata da fattori che possiamo definire intrinseci o estrinseci. Vediamo quali..

L’acido cloridrico prodotto dalle cellule parietali dello stomaco che ha un pH di 1- 1,5. Questo acido può raggiungere il cavo orale a causa di malattia da reflusso gastroesofageo, disturbi alimentari, vomito cronico, bulimia, rigurgito persistente e ruminazione (considerati fattori intrinseci) .

I fattori di origine estrinseca comprendono invece medicamenti, stili di vita, dieta, fattori ambientali e professionali che sono possibili fonti di acido che causa l’erosione dentale. Un uso prolungato e frequente di farmaci acidi come preparati effervescenti, integratori a base di vitamina C (acido ascorbico), l’uso cronico di compresse masticabili di aspirina può provocare lesioni di carattere erosivo sui denti. Anche i farmaci che riducono il flusso salivare abbassando la capacita tampone della saliva (farmaci usati da pazienti asmatici, tranquillanti, antistaminici, antiemetici e farmaci antiparkinson) contribuiscono indirettamente alla erosione attraverso la riduzione degli effetti regolatori e protettori della saliva.

Negli ultimi decenni, c’è stato un considerevole aumento del consumo di bevande analcoliche (gassate e non) ad alto contenuto acido, questo sembra essere il fattore dominante causa di erosione dentale nella maggior parte dei bambini ed adolescenti che presentano tale problema. Pazienti con elevati danni da erosione molto spesso trattengono le bevande in bocca prima di deglutirle aumentando il tempo di contatto degli acidi con i denti.

Molto importante risulta essere anche il momento in cui si assumono le sostanze potenzialmente erosive, infatti andare a dormire, come spesso accade tra i bambini, dopo aver bevuto sostanze acide si è dimostrato essere molto dannoso in quando di notte il flusso salivare è molto ridotto.

Anche il consumo di bevande sportive durante o dopo un’attività fisica intensa, essendo l’individuo disidratato e quindi essendo basso il flusso salivare, aumenta il potenziale erosivo di tali bevande.

Che ruolo ha la saliva nella protezione contro l’erosione?

La saliva protegge lo smalto dall’erosione attraverso una serie di meccanismi, tra cui la formazione della pellicola acquisita, uno strato privo di batteri, composto da proteine ​​leganti il ​​calcio che riveste la superficie dei denti. Si è visto che dove tale biofilm risulta di minore spessore, maggiore è il rischio di erosione.

L’azione tampone della saliva è un altro fattore importante coinvolto nella protezione della dentatura dall’erosione attraverso la sua capacità di neutralizzare gli acidi, grazie all’effetto tampone degli ioni fosfato e bicarbonato presenti in essa. Si ritiene inoltre che, dopo la neutralizzazione dell’agente erosivo, la rimineralizzazione dello smalto indebolito avverrà attraverso la deposizione di ioni calcio, fluoro e fosfato contenuti nella saliva.

Esiste un’associazione tra erosione e carie dentale?

Numerosi studi sembrano dimostrare una possibile associazione tra l’erosione dentale e la carie. Tuttavia, ci sono differenze distinte tra loro in quanto gli acidi responsabili del processo di erosione sono di natura intrinseca (reflusso gastrico acido), o estrinseca (alimenti) e non vengono prodotti dai batteri della flora orale come avviene invece per la carie dentale. Un’altra importante differenza tra i due processi è la sito specificità, in quanto l’erosione dentale, spesso si verifica in zone che sono libere dalla placca, al contrario della carie dentale che spesso si sviluppa in siti dove si accumula la placca.

L’erosione e la carie dentale possono avere dei fattori di rischio comuni. Infatti la maggior parte del cibo e delle bevande acide che consumiamo e che provocano erosione dentale contengono anche zuccheri cariogeni, risultando così in grado di indurre entrambi i processi.

Un’ altra interessante correlazione tra erosione e carie nasce dalla postulazione che l’ambiente orale acido rischia di favorire la crescita di Streptococcus mutans (il batterio responsabile della carie dentale).

Cosa possiamo fare per prevenire l’erosione dentale?

La prevenzione risulta essere l’unico metodo efficace per limitare o evitare i danni da erosione, proprio perché la perdita dello smalto da erosione è un processo irreversibile.

E’ importante analizzare le abitudini comportamentali, alimentari, limitare il contatto con alimenti e bevande acide, ma soprattutto è fondamentale l’istruzione e l’informazione del paziente e periodici controlli dal dentista

Esistono in commercio numerose sostanze che possono essere applicate direttamente sui denti per impedire l’erosione dentale o per limitarne i danni. Tali sostanze inoltre aumentano la resistenza del dente anche contro gli attacchi acidi dei batteri che provocano la carie.

Dott. Francesco Ranieri

Il nostro studio offre la possibilità di effettuare regolari visite di controllo gratuite con un dentista o igienista dentale e si avvale della collaborazione con altre figure professionali specialistiche come quella del biologo nutrizionista, che insieme potranno individuare precocemente eventuali situazioni di rischio ed indirizzarvi verso corrette abitudini alimentari e comportamentali atte a ridurre il più possibile eventuali rischi di sviluppare patologie del cavo orale.

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